La Società Operaia di Mutuo Soccorso e l’Amministrazione Comunale hanno avuto in comune uomini che ne sono stati Presidenti e Sindaci o amministratori a dimostrazione di come il sodalizio sia stato luogo di formazione della classe dirigente, oltre che motore della vita sociale ed espressione dei cambiamenti della stessa. Lo confermano le vicende che hanno caratterizzato questo sodalizio sin dalla fondazione avvenuta nel 1872 ad opera dell’avv. Vincenzo Raguso, per la loro vivacità e grande partecipazione alla vita della Città, tant’è che la Società ebbe, successivamente, come suo Presidente il dott. Alessandro Fighera, divenuto sindaco di Martina, non senza ricordare i numerosi incaricati di funzioni amministrative che hanno ricoperto incarichi interni di primo piano. I lunghi mandati sono stati sono stati sempre legati a personalità che molto hanno fatto per il nostro sodalizio: al dott. Davide Carrieri, Presidente dal 1902 al 1920, si deve la costruzione e l’inaugurazione della sede sociale in Via Garibaldi avvenuta il 7 giugno del 1914. Nel legame strettissimo tra città e sodalizio operaio non è un caso che lo stesso Davide Carrieri divenne in due distinti periodi tra il 1927 ed il 1928 e tra il 1929 ed il 1930 rispettivamente podestà e commissario prefettizio. Il tutto in un, purtroppo, lungo periodo di soppressione dal 1928 al 1944 che colpì la Società Operaia al pari della Associazione Artigiana.
Ciò nonostante il 18 febbraio 1944 la Società Operaia risorse e grazie anche al contributo del Preside Michele Pizzigallo riottenne la sua sede storica il cui definitivo passaggio si perfezionò nel 1960 a seguito dell’impegno preso e portato a termine durante il suo mandato di Presidente dal dott. Giuseppe Pavone dal 1952 al 1959. A Raffaele Semeraro, Presidente dal 1961al 1970, si deve invece l’altro edificio che ha caratterizzato il sodalizio ossia la Cappella gentilizia consegnata ai soci in occasione del 2 novembre 1967 e ulteriormente ampliata negli anni successivi. Al Presidente, avv. Francesco Terruli la costruzione della seconda Cappella Sepolcrale, inaugurata il 3 luglio 2011, un’opera quanto mai urgente e necessaria.
La storia dei presidenti onorari è ancor più interessante perché ha riguardato personalità come il duca di Martina Placido di Sangro alla fine dell’800, che la accettarono, mentre altri come Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, negli stessi anni la rifiutarono, o ancora come Menotti Garibaldi non riuscirono ad ottenere il consenso necessario.
Più recentemente nel secolo scorso sono stati nominati presidenti onorari Giuseppe Chiarelli, Presidente della Corte Costituzionale, e il Giudice Donato Palazzo, cultore del fenomeno mutualistico.